Gennaio, nelle nostre zone, è generalmente il
mese pi ù freddo anche se possono presentarsi delle giornate assolate
con temperature massime superiori ai 10° C. In questo caso le api
possono uscire, scaricare l´ampolla rettale e raccogliere il primo
polline. La prima piante a fiorire, possibile fonte di polline, è il
nocciolo (Corylus avellana). Dal mese di gennaio è
importante conoscere la forza della famiglia, quanti sono i telaini
occupati dalle api e l´entità della scorte, in mancanza delle quali
è necessario integrarle con candito. Fino a questo periodo le api
dovrebbero aver consumato circa un terzo delle scorte perchè il
consumo maggiore avverrà da qui in poi con l´inizio della
deposizione da parte della regina (vedi consigli degli esperti e
pagina tecnica). Il controllo dell´ attività delle famiglie si può
effettuare anche mediante l´esame dei residui presenti sul fondo
delle arnie dotate di cassetto estraibile, introdotto da quando c´è
la necessità di combattere la Varroa. Fino al momento ottimale per
effettuare la visita della famiglia (Temperatura di almeno 10-12° C)
questo è un sistema valido, soprattutto nel periodo invernale. Di
seguito si riportano alcune indicazioni utili per poter "leggere" i
residui del fondo. Il materiale, in parte, è tratto da "Guida
pratica di Apicoltura con agenda-lavori" di G. Bosca, edizioni IL
CASTELLO. Le foto sono originali (apiario dell´ITA "G. Brignoli" di
Gradisca d´Isonzo). |