Consorzio Apicoltori Gorizia - FVG
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Lavori di aprile

In aprile iniziano a fiorire molte specie e le colonie d´api si espandono rapidamente. In pianura, all´inizio della seconda decade del mese, è iniziata la fioritura del tarassaco. Nei vigneti e nei prati la fioritura di questa specie, che può dare origine a un miele monoflorale, è copiosa e spettacolare. Oltre al nettare le api ne utilizzano il polline, che importano in grande quantità. Nel caso in cui le famiglie siano sufficientemente sviluppate si possono inserire i melari. Nel nido, per allargare le famiglie, si possono inserire favi costruiti o telaini con fogli cerei. Si può far salire le api a melario anche nelle famiglie coprenti sette o otto telaini "stringendole". In questo caso è utilissimo l´utilizzo del diaframma che costringe le api a salire nel melario, che non abbandoneranno più. Favi e telaini con foglio cereo, che costituiscono l´ossatura dell´alveare, devono essere inseriti in due posizioni diverse:
  • il foglio cereo deve essere inserito a lato della covata, tra questa e il favo di scorte. Se fosse inserito al centro della covata funzionerebbe da diaframma;
  • il favo già costruito si deve inserire al centro della covata, in modo da fornire alla regina spazio per deporre. Se sistemato a lato, le api provvederanno a immagazzinarvi miele, che non sarà più rimosso.

     
regina
 
celle reali
Regina 2004 (foto M. Fragiacomo)
 
Distruzione di celle reali per prevenire la sciamatura (foto M. Fragiacomo)

Altre operazioni da fare riguardano la prevenzione della sciamatura. In alcune famiglie numerose sono già state notate celle reali con uova. Un apicoltore di Turriaco ha segnalato una sciamatura di una famiglia particolarmente forte (14 aprile 2006) e alla quale non era stato messo il melario. E&39 necessario distruggere le celle reali in formazione per impedire la sciamatura delle famiglie che pregiudicherebbe la produzione del miele. E&39 conveniente allegerire le famiglie più sviluppate utilizzando favi di covata per pareggiare le famiglie più deboli, dopo aver controllato lo stato sanitario delle api per evitare il propagarsi di malattie. I telaini utilizzati per il pareggio devono essere ben coperti di api giovani perchè la famiglia debole che li riceve, già scarsa di api, non potrebbe riscaldarli adeguatamente con conseguente morte della covata e possibile sviluppo di malattie.
In questo periodo è possibile fare sciami artificiali con il duplice scopo di produrre nuclei e prevenire la sciamatura. La formazione di sciami artificiali contribuisce alla lotta alla varroa. Prossimamente saranno descritti i dettagli per compiere queste operazioni.
La fioritura della marasca (Prunus mahaleb) nelle zone del Carso isontino è incipiente e probabilmente avverrà verso Pasqua o giù di lì. Un apicoltore di Villesse ha segnalato che i melari posizionati sulle famiglie forti si stanno riempiendo di miele di tarassaco. Ciò indica un buon inizio dell&39annata apistica!

Fioriture importanti del periodo per la produzione di mieli uniflorali.

tarassaco
 
marasca
Tarassaco (Taraxacum officinale) a San Pier d&39Isonzo (20 aprile 2006). Foto Marco Fragiacomo
 
Marasca (Prunus mahaleb) a Doberdò del Lago (21 aprile 2006). Foto Marco Fragiacomo
 
marasca
Fioritura della marasca a Doberdò del Lago (21 aprile 2006). Foto Marco Fragiacomo