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Trattamento con l'ossalico sublimato in un'arnia da osservazione

 
TRATTAMENTO CON L'OSSALICO SUBLIMATO IN UN'ARNIA DA OSSERVAZIONE
 

Il giorno 8 febbraio alle ore 14.00 mi sono recato dall'apicoltore Pietro Lombardo per eseguire un trattamento con acido ossalico sublimato (Temperatura circa 5° C). Un paio di giorni prima avevo chiesto all'apicoltore di trasferire una famiglia nella sua arnia da osservazione costruita da lui stesso. L'idea era di fare un trattamento con l'acido ossalico sublimato e di osservare la distribuzione del composto all'interno dell'alveare. La famiglia inserita dall'apicoltore era purtroppo di piccole dimensioni con le api scarsamente visibili al centro dei telaini. Si voleva infatti osservare anche il comportamento delle api avvolte dalla nube di ossalico ma ciò non è stato possibile. Durante e dopo il trattamento sono state eseguite alcune foto che di seguito commento.

 
lombardo 1
 
Nella foto si nota il momento in cui ho eseguito il trattamento. La nube di ossalico si distribuisce rapidamente all'interno dell'alveare. L'effetto camino, dovuto anche al coprifavo non preciso, permette all'ossalico di salire verso l'alto molto rapidamente. Il "fumo" si muove come quello di una sigaretta, verso l'alto.
 
lombardo 3
 
Dopo circa un minuto di trattamento (usati circa 2 g di ossalico) si nota che la nube staziona all'interno dell'alveare ed esce dovunque vi siano degli spifferi. L'arnia non è stata chiusa ermeticamente. L'esperimento preliminare ha permesso di osservare che con il sublimatore utilizzato l'alveare di riempie effettivamente con la nube di ossalico che non ristagna nel basso ma si distribuisce verso l'alto. Probabilmente con una famiglia robusta e in grado di ventilare le cose sarebbero state diverse. La cosa più incredibile però è stata la seguente.
 
lobardo 2
 
L'apicoltore mi ha fatto notare che la famiglia era stata inserita appena un'ora prima e che il fondo era pulito. Dopo neanche 5 minuti si potevano ossevare almeno dieci varroe cadute! Notevole l'effetto abbattente.
La prova non ha nessuna pretesa e, prometto, sarà ripetuta in un'altra occasione in modo più preciso. In ogni caso il funzionamento del sublimatore fa ben sperare sull'efficacia di questa tecnica per controllare la Varroa destructor.
dott. Marco Fragiacomo Dirigente scolastico dell'I.S.I.S. "G. Brignoli
 
Un ringraziamento agli apicoltori Pietro Lombardo e Francesco Marussi, per l'aiuto e anche per la chiaccherata successiva davanti un buon bicchiere di vino bianco.